Emanuele Leonardi

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Emanuele Leonardi di Villacortese
NascitaGattico, 1902
MorteAdi Chiltè, 20 febbraio 1936
Cause della morteCaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale
ArmaCavalleria
Reparto128ª Legione CC.NN. "Randaccio"
GradoCapomanipolo
GuerreGuerra d'Etiopia
Decorazionivedi qui
dati tratti da Combattenti Liberazione[1]
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Emanuele Leonardi di Villacortese (Gattico, 1902Adi Chiltè, 20 febbraio 1936) è stato un militare italiano, insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della guerra d'Etiopia[2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Gattico, provincia di Novara, nel 1902, all'interno di una nobile famiglia piemontese, figlio di Nicolò e di Caterina De Asorta.[2] Arruolatosi nel Regio Esercito, dopo aver frequentato il corso allievi ufficiali presso il Reggimento Piemonte Reale Cavalleria (2º) fu nominato sottotenente di complemento nel luglio 1923 assegnato al Reggimento "Nizza Cavalleria" (1º).[1] Posto in congedo nel novembre successivo, conseguì la laurea in giurisprudenza ed otteneva un incarico onorifico nella sua città natale. Nel 1932, dopo un periodo di richiamo in servizio attivo, fu promosso tenente.[1] Nel 1935, non essendogli stato possibile partire per l'Africa Orientale con i reparti di cavalleria, si fece assegnare, con il grado di capomanipolo, alla 5ª Divisione CC.NN. "1 febbraio" destinato alla 128ª Batteria someggiata da 65/17 della 128ª Legione CC.NN. "Randaccio".[1] Il 13 novembre sbarcava a Massaua, in Eritrea, a guerra d'Etiopia già iniziata, passando successivamente al comando di della banda irregolare indigena di Arresà, incorporata nel Gruppo Bande "Contadini".[1] Cadde in combattimento a Adi Chiltè il 20 febbraio 1936, e fu insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Volontario in A.O. chiedeva il comando di una banda di nuova formazione e nel rischio di numerose ricognizioni ardite trasfondeva in essa il suo spirito, facendone un modello di disciplina e di volontà aggressiva. Incaricato di una esplorazione importantissima per l’imminente avanzata di una grande unità, assolveva pienamente il suo compito, prendendo vigoroso contatto coi nemico, guidando con audacia e fermezza mirabile al fuoco la sua banda e due altre avute in rinforzo. Con animosa fermezza persisteva nel combattimento anche dopo l’improvviso tradimento degli abitanti del luogo ed il sopraggiungere di rinforzi nemici, con mitragliatrici. Ed anzi, intuendo nella aumentata aggressività avversaria, una manovra pericolosa per altri nostri reparti, si buttava con disperata energia a sventare la grave minaccia. Impegnato a fondo il combattimento, compensava lo sfavore del terreno e la grandissima sproporzione di forze con prodigi di personale eroismo e di perfetto comando. Cadeva sul campo dopo tre ore di attacchi e contrattacchi consacrando col consapevole sacrificio la sublime abnegazione delle sue bande che ebbero tutti i nazionali uccisi o gravemente feriti e testimoniarono con l’ingente tributo di sangue la fedeltà al loro comandante. Adi Chiltè (Adi Abò), 20 febbraio 1936.[3]»
— Regio Decreto 14 luglio 1937.
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Volontario di guerra in A.O., comandante di banda irregolare indigena, la conduceva al fuoco contro nemico più volte superiore. Dopo aver combattuto a lungo, strenuamente, dando ai suoi dipendenti mirabile esempio di calma e di sereno sprezzo del pericolo, vista preclusa ogni via di scampo, scaricava gli ultimi colpi della sua arma, finché cadeva colpito a morte. Adi Chiltè-Adi Abò, 20 febbraio 1936
— Regio Decreto 15 dicembre 1936.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Combattenti Liberazione.
  2. ^ a b c Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare 1965, p. 151.
  3. ^ Medaglia d'oro al valor militare Leonardi, Emanuele, su quirinale.it, Quirinale. URL consultato l'11 luglio 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Angelo Del Boca, Gli italiani in Africa orientale. Vol. 2: La conquista dell'Impero, Milano, A. Mondadori Editore, 1992.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 138.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]